NOMADI 50 (2013)
CD7 - I Segreti di Augusto
Titolo:
Nomadi 50 - CD7: I Segreti di Augusto
Anno: 2013
Casa discografica: NOMADI
Tipo: Raccolta/Live/Versioni Alternative
Valutazione personale (da
1 a 5):
I Nomadi:
Augusto Daolio - Voce
Beppe Carletti
- Tastiere
Cico Falzone - Chitarre
Daniele Campani - Batteria
Christopher Patrick Dennis - Chitarre e Violino
Gian Paolo Lancellotti - Batteria
Dante Pergreffi - Basso
Le canzoni:
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Howdjadoo (Radio Bugadera)
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Ma come fa la gente sola (Eleaonor Rigby)
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Intro (parlato) + Knockin’ on Heaven’s Door
(Bob Dylan)
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Ti voglio (I want you) (Live)
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Aiutala e la speranza (parlato)
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Rotolando va (Versione Alternativa)
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Intro L’uomo di Monaco (parlato)
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L’uomo di Monaco (Versione Alternativa)
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I gatti randagi (Versione Alternativa)
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Salvador (Versione Alternativa)
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Presentazione Nomadi (parlato)
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Come potete giudicar (Live)
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Vigilante man (Radio Bugadera)
Recensione:
Chissà quante altre bellissime canzoni ci
avrebbe regalato con la sua inconfondibile voce Augusto Daolio. Quando un
Grande Artista se ne va, lascia sempre un vuoto incolmabile, nel presente e
anche (soprattutto) nel futuro. Già... il futuro e i rimpianti per ciò che non
si potrà più ascoltare e vedere di Augusto. Altre canzoni, altri concerti, altri
dipinti che purtroppo non potrà più regalarci. Ma per fortuna c’è anche il
passato, il Grande Passato di un Grande Artista. E, oltre alle
cose che già conosciamo, è sempre bello scoprire cose nuove finora nascoste
chissà dove. È quello che troveremo in questo meraviglioso CD,
“I Segreti di Augusto”.
Alcune interpretazioni in inglese, alcune live e altre di canzoni già note,
notissime, ma in una versione assolutamente “nuova”, mai ascoltata prima. Ed è
bello poter pensare che, oltre a queste perle contenute in questo e nel
successivo CD, ce ne siano altre con la voce di Augusto, e che prima o poi
riemergano e arrivino finalmente a far parte anch’esse della storia di Augusto,
della storia dei Nomadi.
Ma partiamo subito parlando del contenuto di questo splendido CD. Si parte con
un Augusto inglese, in una interpretazione live di
“Howdjadoo”
su Radio Bugadera. Versione molto simpatica in cui troviamo anche la traduzione
recitata da Ago.
Segue “Ma come fa la gente sola”,
versione italiana di
"Eleanor Rigby"
dei Beatles, eseguita dal vivo dai Nomadi in un programma di Red Ronnie, e di
cui esiste, ovviamente, anche il video. Molto bella.
Il terzo brano è una bellissima versione dal vivo di
“Knockin’ on Heaven’s Door”
di Bob Dylan (di cui Augusto si professava fan) anticipata da un intro parlato.
Si resta su Bob Dylan con la versione italiana, stavolta, di una sua canzone:
“Ti voglio” (I want you).
Anche qui Augusto canta dal vivo, e nella parte finale alterna italiano e
inglese.
Nella quinta traccia troviamo le parole di Augusto su
“Aiutala”,
brano che tratta l’argomento “Droga”, e che Ago cerca di esorcizzare parlando, a
ragione, di speranza.
Assoluta chicca arriva con la sesta traccia: una bellissima versione di
“Rotolando va”,
assolutamente inedita, con la splendida voce di Augusto accompagnata soltanto da
pianoforte e tastiera. Ma non è tutto: anche il testo è diverso, con strofe mai
ascoltate. Stupenda!
Seguono le parole di Augusto riguardo la creazione di un disco e dei suoi testi.
Arriva poi un’altra perla:
“L’Uomo di Monaco”
in una versione diversissima dall’originale contenuta in “Ancora Nomadi”. Un
intro addirittura di chitarra elettrica (che tornerà anche dopo) subito ci fa
capire che sarà una versione dall’arrangiamento originale, e anche
l’interpretazione di Augusto si discosta sensibilmente da quella del disco
dell'88. Bellissimo il ritornello... insomma, bellissima versione che
probabilmente preferisco all’originale; mi sembra più viva, più intensa. Altro
pezzo che da solo potrebbe valere tutto il disco.
I segreti di Augusto continuano a sorprenderci: ecco infatti
“I Gatti Randagi”
in una versione inedita, solo voce e chitarra, con novità anche nel testo. Altra
grande versione, stretta parente ovviamente dell’originale, ma allo stesso tempo
molto, molto diversa.
Un’altra nuova, inedita versione di un altro pezzo contenuto in “Solo Nomadi”:
ad aprire
“Salvador”
troviamo anche qui un intro di... chitarra
elettrica! E anche qui sarà presente in tutta la canzone, in una versione così
più rock. Dalla sesta traccia a questa, la decima, troviamo 4 brani che
rappresentano un po’ il sogno di ogni grande fan dei Nomadi e di Augusto:
qualcosa di nuovo riguardante il periodo di Ago. E anche se non siamo di fronte
a canzoni inedite, inedite sono le versioni, molto diverse dalle originali e
dunque assolutamente imperdibili! Chissà se esistono altre versioni così diverse
delle canzoni dei Nomadi di Augusto... e spero un giorno di poterle davvero
ascoltare. Emozionante... Beppe pensaci tu!
Ma il disco non finisce qui. Ci sono le parole di Augusto nella presentazione
dei suoi Nomadi sulle note di
“Io vagabondo”.
Eccolo lì, divertito, a presentare “Cico-Fico” e il suo sorriso da “Stregatto”;
poi Daniele Campani meno appariscente e più interno, molto timido
nonostante l’età... e che si accende di rosso quando gli arrivano messaggi dalle
ragazze. “Abbiamo un effetto luce in più... il Rosso Daniele!”,
fantastico!; e Dante... l’errore di 6 anni prima, ovvero aver preso un
musicista... di certo non meno bello di lui, a cui scrivono dei messaggi
anche... dei transessuali famosi!; e infine lui, l’unica persona seria in questa
covata, l’amico di lunghissima data... Beppe!
Torna la musica in una versione live di
“Come potete giudicar”,
manifesto del gruppo, soprattutto dei primi Nomadi e dei Nomadi di Augusto in
generale. La canzone dura molto più del “previsto”, per i saluti di Augusto e i
suoi giochi vocali nel finale, e quella frase, quella famosissima frase del Papa
Buono riadattata all’occorrenza: “Quando andate a casa, date un bacio ai
vostri bambini, e ditegli... che avete visto i Nomadi!”. Bellissima
versione.
Il CD si chiude lì dove era cominciato: a Radio Bugadera. Augusto canta
“Vigilante Man”,
voce, mani e chitarra, con nel finale la sua voce alla traduzione.
Che dire... questo settimo disco di “Nomadi 50” è straordinario, il più bello di
“Nomadi 50”, assolutamente imperdibile, ricco di chicche e momenti fantastici.
Ricco di Augusto.
Ciao Ago...
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