QUANDO CI SARAI (1996)

Titolo: Quando ci sarai

Anno: 1996

Casa discografica: CGD

Tipo: Inedito

Valutazione personale (da 1 a 5):  1/2

 

I Nomadi:

Beppe Carletti - Tastiere
Cico Falzone
- Chitarre
Daniele Campani
- Batteria
Elisa Minari
- Basso
Francesco Gualerzi
- Voce e strumenti a fiato
Danilo Sacco
- Voce e chitarra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le canzoni:

- Mamma musica (Carletti - Veroli - Taurian)
- Quando ci sarai (Carletti - Veroli - Dapit)
- L'eredità (Carletti - Veroli - Petrucci)
- Un'altra città (Carletti - Veroli - Salis)
- Il mattino dopo (Carletti - Veroli)
- Né gioia né dolore (Carletti - Veroli - Mancini)
- Johnny (Carletti - Veroli - Petrucci)
- Nei miei sogni (?)
- Canzone per i desaparecidos (Carletti - Veroli)
- La coerenza (Carletti - Veroli - Kuzminak - Contin)

 

Recensione (in attesa della completa): Dei tre dischi di inediti della formazione con Danilo, Francesco ed Elisa, questo è, a mio parere, il più bello.

Dopo un inizio così così con "Mamma Musica", troviamo canzoni bellissime come "Quando ci sarai", che parla di un figlio che verrà e che contiene un "ponte" bellissimo, "L'eredità", che ci ricorda sicuramente Augusto Daolio, "Un'altra città", canzone che analizza lucidamente le strade delle nostre città; sono pezzi davvero belli, e che rimarranno nella storia del gruppo. Lo stile dei Nomadi qui è più chiaro, e con "Né gioia né dolore" ci regalano un brano davvero spettacolare. Grandi Cico e Danilo.

Belle anche "Johnny", "Canzone per i Desaparecidos" e "La coerenza"... nelle quali "l'idea Nomadi" è molto forte. "Il mattino dopo" è una bella canzone d'amore, scritta da un fan del gruppo. Sotto la media di sicuro è "Nei miei sogni".

Da segnalare l'impronta marcatamente più rock del gruppo, con un Cico finalmente più protagonista che in altri dichi.

Con questo album i Nomadi cominciano ad essere apprezzati come si deve, ed il loro esordio in classifica è a sorpresa tra i primi cinque. La rinascita del gruppo è ormai completa, la maturazione del nuovo ciclo è ormai alle porte.

 

- LA RECENSIONE DI MARTA

 

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